Thursday, October 25, 2018

Storia u-cronaca II : il più grande simulacri della storia !

per Jean-Jacques COURTEY, Dottore in geografia economica, Ph.D
scoop reale tradotto ed adattato dell'inglese all'italiano per se
___________________________

C'è la traduzione del nostro articolo intotolato "Uchronic history II : the greatest shams of history !", pubblicato su "Global politics and economics" il 1 Iuglio 2018.

                                                                *****
Preparatevi a scoprire qualche cosa che ignorate !
Aspettatevi a vedere le vostro certezze scosse !
Togliamo il velo dei più grande simulacri della storia, concernente Louis XVI e Marie-Antoinette !
                                                                *****

Oggi, andiamo a rievocare un uomo straordinario, che fu al tempo stesso un banchiere e l'abile segretario del Gabinetto Segreto del Re, fino al 10 agosto 1792.
Dopo l'assalto dei Tuileries a questa data, si districo` per sé in assolo, e cio` che realizzo` sembra incredibile.
Il suo nome era Jean de Batz (ma i documenti che si riferiscono a lui indicano spesso anche "Jean-Pierre de Batz", 1754 - 1822). Era Barone, ed egli sembra bene che provenga della stessa famiglia che Charles de Batz - più conosciuto sotto il nome di D'Artagnan (1611~1615 - 1673) !
Era nato al castello di Gouts [Nota Della Redazione : "Gouts" aveva un senso premonitorio nella sua traduzione inglese], vicino a Tartas (nelle Landes, Aquitania).
In quanto deputato e liquidatore dell'Assemblea Costituente durante la Rivoluzione Francese, sottolineo` che il solo annulamento del credito della Compagnia delle Acque di Parigi -  chi era gigantesco tanto quanto dubitatrice - sarebbe potuto giungere a salvare il Tesoro Reale !
Diffati, il Barone de Batz era un perito finanziario ed un nuovo tipo de banchiere, in legame con altri celebri banchieri dell'Europa.
Fece un'enorme fortuna con la Compagnia delle Indie, ed egli era un specialista della Magia Finanziaria.
A questo riguardo, rimane riconosciuto nella storia della Francia per due audaci e reazionario-pericolosi tentativi di salvataggio, concernente al tempo stesso Louis XVI e Marie-Antoinette.


            
La prima operazione di salvataggio si è prodursi nella mattinata del 21 gennaio 1793, nel quartiere Bonne Nouvelle a Parigi. Normalmente, era previsto che 2000 dei siei uomini siano posizionati nei dintorni del viale Bonne Nouvelle e della via de la Lune. Ma la più grande parte di essi era assente il giorno dice, probabilmente a causa dell'impressionante numero di guardie che Robespierre (1758 - 1794) aveva disposto lungo l'itinerario del Re, della prigione del Temple al Piazza de Grève (denominata Piazza del Concorde oggi).
Le sue spie l'avevano informato dell' imminente tentativo di salvataggio pianificato da De Batz. Questo ultimo decise tuttavia malgrado le aspettative del resto di lanciare l'operazione nella via di Beauregard tutto vicino, di fronte al numero 52 (una placca commemorativa della municipalità di Parigi remémore inoltre questo avvenimento). Era corredato da parecchi uomini tra che se ne trovava un che era molto corpulento e di grande taglia (un sosia di Louis XVI). Ed essi giunsero ad aprire una breccia nel cordone di sicurezza, ed a aprire la porta della berlina che trasportava il Re fino al patibolo. Gridavano :  "A noi popolo francesi, a noi quelli che vuole salvare il Re !" Si ritararono in seguito velocemente, e svennero nella folla, mentre la berlina filava ad ogni andatura in direzione del Piazza di Grève.
Degli anni dopo, sotto la Ristorazione, un monaco belga proclamo` essere Louis XVI, e nego` anche a "suo" fratello Louis XVIII (1755 - 1824) il diritto di regnare sulla Francia al suo posto ! Questo monaco faceva eco al "monaco-Re in grigio" di Varennes (1791, Centurie di Nostradamus IX-20).
Sembra che le persone non si siano a corte il 21 gennaio 1793, che l'uomo che fu ghigliottinato alle 10 ore 22 sia arrivato con capelli non tagliati : appare cosi` chiaramente sulle incisioni dell'epoca !


Concernente il secondo alletante di salvataggio, appare anche stupefacente.
La Regina fu incarcerata alla prigione della Conciergerie dopo l'esecuzione ufficiale di suo marito, Louis XVI, e separata dei suoi bambini che restarono nella prigione del Temple.
Tutti hanno sentito parlare certamente del romanzo di Alexandre Dumas, "Il Cavaliere di Maison-Rouge" (1846) che hanno munto all'uomo che voleva salvare la Regina.
Questo libro si è ispirato in effetti a due tentativi di salvataggio, quella del Cavaliere di Rougeville (nella prigione del Temple, che non si realizzo`) e quella del Barone de Batz (nella prigione della Conciergerie).
Se ci concentriamo su De Batz, una donna che somigliava molto a Marie-Antoinette (un sosia dunque), gli aveva chiesto di avanzargli un milione per acquistare dei complici alla prigione della Conciergerie.
Il suo nome era Cornélia de Galéan, Marchesa di Janson, e lei voleva prendere il posto della Regina nella prigione della Conciergerie.
Nessuno sa esattamente né il modo di cui cio` è accaduto, né quando cio` ha avuto luogo in 1793.
Si considera generalmente che dopo 1793, la soppraccitata "Cornélia de Galéan" , Marchesa di Janson, non era la Regina Marie-Antoinette evasa.
Lo dichiaro` lei stessa a quelli che cerco` di verificare la sua identità reale sotto la Ristorazione, spiegando che questa ultima aveva rifiutato finalmente il suo aiuto, nel simulacro del Barone de Batz.
La crederono...o non vollero rendere le cose più complicate.
A titolo di epilogo tuttavia, e conosciuto che suddetta "Cornelia de Galéan" amo` soggiornare molto nel suo "Petit Trianon di Provenza" (castello di Sauvan) : gli ricordava tanto il suo "Petit Trianon di Versailles", cosi` caro al suo cuore !
Chiunque che fu in realtà, Marie-Antoinette, Cornélia, o la "Baronessa di Korff" della scappatella di Varennes, mori` di morte naturale - e non ghigliottinata dunque - nel 1834 a Parigi !
Si dice che lo sfortunato Robespierre aveva riportato l'esecuzione della Regina alle 12 ore 15, il 16 ottobre 1793, per evitare la stessa disavventura che quella del 21 gennaio 1793 - possibilmente in vano !








L'uso di sosia per il Barone de Batz fa chiaramente eco a quello che intrappolo` la disgraziata Marie-Antoinette, malgrado lei, nel celebre "Affare della collana della Regina", un intrigo che fu cosi`dannoso per la Monarchia Francese (1785).


Speriamo che abbiate amato questo articolo di storia u-cronaca, anche se vi ha obbligati a pensare ed a rimettere in questione cio` che prendevate per una verità assoluta.
Cio` che avete appreso vi aiuterà ad analizzare le cose in modo più profonde, ed a farvi liberamente la vostra opinione senza la pressione mitologica abituale.


Il Barone de Batz, con la sua Magia Finanziara, fu capace di riplasmare la realtà secondo i suoi auguri realisti. Nego` tuttavia stranamente sempre ogni partecipazione a questi due salvataggi - probabilmente per proteggere i personaggi reali che salvo`.


Nego`avere anche nessuno legame con l'Abbazia di Orval in Belgio che fu devastato ed incendiato velocemente dalle Forze Francesi in 1793, a titolo di rappresaglia per il salvataggio del 21 gennaio 1793 (una mattina cosi` nebbiosa a Parigi). Questa abbazia riparava di fa notorio delle truppe austriache.


Ed a partire dal suo lussuoso ed opulento luogo di pensione del castello di Chadieu (Puy-de-Dôme), fino alla sua morte nel 1822 sotto la Ristorazione, affermo` con delizia non avere niente da vedere con le operazioni straordinarie che i Revoluzionari avevano attribuito a suo modesto nessuno !


Mori` anche di morte naturale (di apoplessia) e non ghigliottinato, sebbene la sua testa era stata messa a prezzo sotto la dittatura di Robespierre - che finisce con cattiveria ferito alla mascella e ghigliottinato in Thermidor 1794.
La Storia tratterrà che il Barone de Batz è riuscito a fare del notevole piede-di-naso a Robespierre, con umorismo e intelligenza, durante il suo "regno di Terrore" !

Sunday, October 7, 2018

Histoire uchronique II : les plus grands simulacres de l'histoire !

par Jean-Jacques COURTEY, Docteur en Géographie Economique, Ph. D
traduit et adapté de l'anglais par lui-même
____________________________


Voici une traduction de notre article intitulé "Uchronic history II : the greatest shams of history !", publié sur "Global Politics and Economics" le 1er juillet 2018.


                                                                *****
Préparez-vous à découvrir quelque chose que vous ignorez !
Attendez-vous à voir vos certitudes ébranlées !
Otons le voile des plus grands simulacres de l'histoire, concernant Louis XVI et Marie-Antoinette !


                                                                *****
Aujourd'hui, nous allons évoquer un homme extraordinaire, qui fut à la fois un banquier et l'habile secrétaire du Cabinet Secret du Roi aux Tuileries, jusqu'au 10 août 1792.
Après l'assaut des Tuileries à cette date, il se débrouilla par lui-même en solo, et ce qu'il réalisa pour Louis XVI (1754 - 1793 ?) et pour Marie-Antoinette (1755 - 1793 ?) paraît incroyable.
Son nom était Jean de Batz (mais souvent, les documents se rapportant à lui indiquent également "Jean-Pierre de Batz", 1754 - 1822). Il était Baron, et il semble bien qu'il provienne de la même famille que Charles de Batz - plus connu sous le nom de D'Artagnan (1611 ~ 1615 - 1673) !
Il était né au château de Gouts [NDLR : ce mot avait un sens prémonitoire dans sa traduction anglaise], près de Tartas (dans les Landes, Aquitaine).
En tant que député et liquidateur de l'Assemblée Constituante durant la Révolution Française, il souligna que la seule annulation de la créance de la Compagnie des Eaux de Paris - qui était aussi gigantesque que douteuse - aurait pu parvenir à sauver le Trésor Royal !
En effet, le Baron de Batz était un expert financier et un nouveau type de banquier, en lien avec d'autres célèbres banquiers d'Europe.
Il fit une énorme fortune avec la Compagnie des Indes, et il était un spécialiste de la Magie Financière.
A cet égard, il demeure reconnu dans l'histoire de France pour deux audacieuses et ultra-dangereuses tentatives de sauvetage, concernant à la fois Louis XVI et sa femme, Marie-Antoinette.


La première opération de sauvetage s'est produite dans la matinée du 21 janvier 1793, dans le quartier Bonne Nouvelle de Paris. Normalement, il était prévu que 2000 de ses hommes soient positionnés aux abords du boulevard Bonne Nouvelle et de la rue de la Lune. Mais la plus grande partie d'entre eux était absente le jour dit, sans doute à cause de l'impressionnant nombre de gardes que Robespierre (1758 - 1794)  avait disposé le long de l'itinéraire du Roi, de la prison du Temple à la Place de Grève (aujourd'hui dénommée Place de la Concorde). Ses espions l'avaient informé de l'imminente tentative de sauvetage planifiée par De Batz. Ce dernier décida pourtant contre toute attente de lancer l'opération dans la rue de Beauregard, qui était toute proche, en face du n°52 (une plaque commémorative de la municipalité de Paris remémore d'ailleurs cet événement). Il était accompagné de plusieurs hommes, parmi lesquels s'en trouvait un qui était très corpulent et de grande taille (un sosie de Louis XVI). Et ils parvinrent à ouvrir une brèche dans le cordon de sécurité et à ouvrir la porte de la berline qui transportait le Roi jusqu'à l'échafaud. Ils criaient : "A nous peuple français, à nous ceux qui veulent sauver le Roi" ! Après cela , ils se retirèrent rapidement et s'évanouirent dans la foule, pendant que la berline filait à toute allure en direction de la Place de Grève.
Des années après, sous la Restauration, un moine belge proclama être Louis XVI, et dénia même à "son frère" Louis XVIII (1755 - 1824), tout droit de régner sur la France à sa place !
Ce moine faisait écho au "moine-roi en gris" de Varennes (1791 - Centurie de Nostradamus IX-20).
Il semble que les gens ne se soient pas aperçus le 21 janvier 1793, que l'homme qui fut guillotiné à 10 heures 22 soit arrivé avec les cheveux non coupés, comme cela apparaît clairement sur les gravures de l'époque !




Concernant la seconde tentative de sauvetage, elle apparaît également étonnante.
La Reine fut emprisonnée à la prison de la Conciergerie après l'exécution officielle de son mari, Louis XVI, et séparée de ses enfants qui restèrent dans la prison du Temple.
Tout le monde a certainement entendu parler du roman d'Alexandre Dumas, "Le Chevalier de Maison-Rouge" ( 1846), qui a trait à l'homme qui voulait sauver la Reine.
Ce livre est en fait inspiré de deux différentes tentatives de sauvetage, celle du Chevalier de Rougeville ( dans la prison du Temple, qui ne se réalisa pas), et celle du Baron de Batz (dans la prison de la Conciergerie).
Si nous nous concentrons sur De Batz, une femme qui ressemblait beaucoup à Marie-Antoinette ( un sosie donc), lui avait demandé de lui avancer 1 million pour acheter des complices à la prison de la Conciergerie !
Son nom était Cornélia de Galéan, Marquise de Janson, et elle voulait prendre la place de la Reine dans la prison de la Conciergerie !
Personne ne sait exactement ni la façon dont cela s'est passé, ni quand cela a eu lieu en 1793.
On considère généralement qu'après 1793, la susnommée "Cornélia de Galéan", Marquise de Janson n'était pas la Reine Marie-Antoinette évadée.
Elle le déclara elle-même à ceux qui cherchèrent à vérifier son identité réelle sous la Restauration, en expliquant que cette dernière avait finalement refusé son aide, dans le simulacre du Baron de Batz.
Ils la crurent...ou ne voulurent pas rendre les choses plus compliquées.
A titre d'épilogue cependant, il est connu que ladite "Cornélia de Galéan" aima beaucoup séjourner dans son "Petit Trianon de Provence" (château de Sauvan) : il lui rappelait tant le "Petit Trianon de Versailles", si cher à son cœur !
Qui qu'elle fut en réalité, Marie-Antoinette, Cornélia, ou la "Baronne de Korff" de l'escapade de Varennes, elle mourut de mort naturelle - et pas guillotinée donc - en 1834, à Paris !
On dit que le malchanceux Robespierre avait reporté l'exécution de la Reine à 12 heures 15, le 16 octobre 1793,  pour éviter la même mésaventure que celle du 21 janvier 1793 - possiblement en vain !












L'usage de sosies par le Baron de Batz, fait clairement écho à celui qui piègea la malheureuse Marie-Antoinette, malgré elle, dans la célébre "Affaire du Collier de la Reine", une intrigue qui fut si dommageable pour la Monarchie Française (1785).


Nous espérons que vous avez aimé cet article d'histoire uchronique, même si elle vous a obligé à penser et à remettre en question ce que vous preniez pour acquis. Ce que vous avez appris vous aidera à analyser les choses de façon plus profonde, et à vous faire librement votre opinion sans la pression mythologique habituelle.


Le Baron de Batz avec sa Magie Financière fut capable de remodeler la réalité selon ses souhaits royalistes. Pourtant, étrangement il nia toujours toute participation à ces deux sauvetages - probablement pour protéger les personnages royaux qu'il sauva.


Il nia également avoir aucun lien avec l'Abbaye d'Orval en Belgique, qui fut rapidement ravagée et incendiée par les Forces Françaises en 1793, à titre de représailles pour le sauvetage du 21 janvier 1793 (un matin si brumeux à Paris). Cette abbaye abritait de façon notoire des troupes autrichiennes !


Et à partir de sa luxueuse et opulente retraite du château de Chadieu (Puy-de-Dôme), jusqu'à sa mort en 1822 sous la Restauration, il affirma avec délice n'avoir rien à voir avec les opérations extraordinaires que les Révolutionnaires avaient attribuées à sa modeste personne !


Il mourut également de mort naturelle (d'apoplexie) et pas guilliotiné, même si sa tête avait été mise à prix sous la dictature de Robespierre - qui finit méchamment blessé à la mâchoire et guillotiné en Thermidor 1794.
L'Histoire retiendra que le Baron de Batz est parvenu à faire de remarquables pieds-de-nez à Robespierre, avec humour et intelligence, durant son "règne de Terreur" !